ROMA – La magia intesa come forma spettacolo può apparire, nel mondo falsamente facile di oggi fatto di filmati video in DiVX e di scritti in PDF, un semplice, banale e veloce metodo per sentirsi “più in gamba” degli altri, magari conoscendo appena due trucchi acquistati alla fiera del salame (senza nulla togliere al salame che è uno degli insaccati che preferisco). In realtà la Magia, sempre intesa come forma di spettacolo, è una delle più difficili da interpretare. Sono infatti molte le arti, le tecniche e le scienze che vanno tenute in considerazione nel portare in scena anche un solo effetto magico. Quindi, oltre alla passione, occorre lo studio approfondito, ingrediente essenziale per chi vuole… trasformarsi in un bravo Illusionista. Ecco perché di tanto in tanto si svolgono delle vere e proprie “conferenze per addetti ai lavori”. In queste conferenze, a volte, traspare l’anima del conferenziere, come è accaduto in quella di WALTER MAFFEI raccontataci con gli occhi e la mente del nostro ALESSANDRO.
Giovanni Beani
Trovandosi nella capitale per gli spettacoli di venerdì e sabato 23 e 24 aprile al Teatro Alba 49, quest’Artista ci ha donato una serata interessante, seguita con molta attenzione. Che fosse una conferenza sui generis lo si è potuto notare subito: niente tavolino con DVD, note o libri da vendere, il che vuol dire: dovete stare attenti, poiché supporti materiali della conferenza non ne avrete, dovrete usare la vostra memoria. Qualcuno ha estratto il telefonino per la ripresa, ed anche qui WALTER è stato originale nel dire che si poteva usare liberamente durante la serata, tanto che alcuni passaggi di effetti sono stati ripresi da vicino, accontentando i curiosi. E’ un lato non trascurabile per inquadrare il suo carattere e la cui generosità nel donare consigli potrebbe essere paragonata ad un contadino quando getta i semi a pioggia sul terreno. WALTER, dimostrando tutta la sua esperienza teatrale e magica guadagnata in giro per l’Europa, ha poi ripetuto alcuni dei suoi numeri eseguiti in teatro, passando dall’umoristico al sentimentale.
La parte più interessante è stata l’analisi di questi numeri, sfumature comprese.
Un esempio? Lo svolgimento del numero della corda illuminata da una lampada di Wood ed accompagnata da una musica eseguita con la chitarra classica. Senza dialogo. Un classico, ma seguita dagli spettatori in un silenzio totale, quasi con il sospiro sospeso ad un filo (invisibile). Un numero ipnotizzante nella sua composizione.
Anche lo studio e l’esecuzione del filo spezzato e ritornato integro dimostra l’attenzione dell’Artista per i particolari. Gli insegnamenti di EUGENE BURGER sono visibili nel sottofondo, non solo i suoi, ma ricomposti personalmente. Ha colpito poi la conta degli anelli – da cambio di pannolini/oni – ma che, se fatta col dovuto ritmo, passa e rende il decrepito effetto pimpante e giovincello anche agli occhi di coloro che s’inguattano appena vedono i metallici cerchi! Altro punto forte, a mio parere, è stata la maniera di liberarsi del nodo ricavato dalla corda tagliata.
Un pensiero profondo della sera da parte del conferenziere, è stato quello che l’effetto magico dovrebbe poter coinvolgere il più possibile i cinque sensi del pubblico,ed in alcuni dei suoi numeri ne ha dimostrato l’applicazione. Come scrivono i recensori nelle riviste magiche: raccomandato! Termine che in Italiano va compreso nel senso originale di “consigliato”.
Se volete una conferenza originale, istruttiva ed anche divertente, invitate WALTER MAFFEI e sarete contenti di averlo fatto, ricavandone preziosi consigli.
Alessandro Riario Sforza
Link:
Sito Internet di Walter Maffei