Lug 25

APERITIVO E CULTURA, UN INSOLITO BINOMIO.
(Resoconto di una rassegna Magica)

L'Escamoteur

L'Escamoteur

Alcuni anni fa, con l’esplosione di internet e la conseguente nascita dei social network, ho cominciato una sorta di “attacco” in rete non solo per divulgare la mia immagine e il mio lavoro, ma anche con lo scopo di creare momenti di aggregazione sociale. I social network come Facebook sono, a tutti gli effetti, dei “non luoghi” dove si comunica, certamente, ma senza contatto umano; ecco perché mi sta a cuore l’organizzazione di eventi, ovviamente magici, che posso promozionare gratuitamente grazie alla rete.

Perché ho fatto questa prefazione? Perché se anche quest’anno i miei eventi sono stati inseriti nei programmi culturali dei Comuni lo devo a internet. C’è anche da dire che nel mio lavoro ho sempre dato spazio alla componente didattica, perché la magia non risultasse agli occhi del pubblico come semplice animazione; alla lunga questo mio “stile” mi sta ripagando e internet mi rende raggiungibile in maniera immediata a chiunque interessi ciò che faccio.

Giovedì 21 luglio, si è conclusa una rassegna durata 4 settimane nella meravigliosa cornice di Villa Montevecchio a Samarate (Varese); ogni giovedì si è tenuto un aperitivo durante il quale il pubblico ha assistito a perfomance di magia di altissimo livello. Il tutto iniziava alle 19.30 con l’apertura del buffet, per proseguire con del close-up ai tavoli (che però io presentavo come magia di contatto) per poi terminare alle 21 con uno spettacolo da palco nel Giardino delle Balaustre.

Ogni settimana ho avuto un ospite-mago diverso e ad ogni serata corrispondeva un’immagine storica (che mostravo e spiegavo al pubblico). Con Gianfranco Preverino l’immagine relativa è stata, ovviamente, I Bari di Caravaggio; con Vittorio Belloni la luna di George Méliès, perché abbiamo dato vita a un teatro nero in una sala della villa, omaggiando il mondo visionario di Méliès. Con il mago cabarettista Max Bunny ho scelto Charlot Magician, un’immagine che sposa perfettamente magia e comicità (e che mi ha dato l’opportunità di parlare di altre personalità del cinema che hanno avuto a che fare con la magia, come Orson Welles e Woody Allen); e infine Trabuk, che sembra uscito dal quadro di Bosch “L’Escamoteur”, immagine cara a tutti i maghi. Tutti e quattro hanno svolto un lavoro sublime.

Le quattro serate sono state molto apprezzate dal pubblico, ogni volta sempre più numeroso; anche all’ultima serata, in cui il Giardino delle Balaustre era gremito di gente per assistere a quello che è stato un gala di magia a tutti gli effetti.

Molti sono i maghi che hanno accolto il mio invito e che si sono esibiti amichevolmente; infatti, oltre all’ospite Trabuk (che come al solito si è beccato un’ovazione) sono intervenuti anche gli altri tre ospiti della rassegna e molti altri amici maghi… insomma, la Villa era invasa di maghi, la gente non credeva ai propri occhi, ovunque si girassero stava accadendo qualcosa.

Bellissimo il momento in cui il Magico Camy ha fatto volare il tavolino sulle teste del pubblico, c’era gente in fondo che si alzava e si avvicinava a lui incredula! Peccato non aver immortalato le espressioni e le emozioni dipinte sui volti delle persone in quei momenti; d’ora in avanti ingaggerò un fotografo specializzato in primi piani, che dovrà occuparsi esclusivamente di immortalare l’attimo in cui, per esempio, uno spettatore apre la mano e si ritrova due palline di spugna. Vorrei farne una mostra poi, perché gli adulti ritrovino quelle espressioni dimenticate insieme all’infanzia.

Il pubblico presente era entusiasta, nell’aria l’energia positiva era palpabile ed io ho provato una grande gratificazione; tante persone sconosciute tra loro hanno riscoperto il piacere delle relazioni umane e questo grazie all’azione ludica del gioco di prestigio. Infatti, durante l’animazione ai tavoli, il mio scopo non era semplicemente stupire, ma far comunicare e per ottenere ciò mi bastava iniziare un gioco che coinvolgesse più tavoli, a effetto catena. Questa azione mi era facilitata dal fatto che la gente fosse lì per vedere magia, quindi ben predisposta a giocare con me e tra loro; sicuramente questo tipo di effetto è molto più complicato da ottenere quando si tratta di una cena aziendale per esempio, in cui spesso gli ospiti non sono al corrente della presenza di un mago all’evento.

Al termine della serata mi ha commosso vedere la gente in coda per farsi fotografare coi maghi; di solito assisto a queste scene quando lavoro coi comici di Zelig o con attori di cinema, ma si sa, la notorietà gioca un ruolo fondamentale. Qui le “star” non c’erano, la richiesta di foto e autografi era sincera e spiega quanto il pubblico si sia affezionato agli artisti conosciuti quella sera.

Questo, per me, è il Successo.

Questa ultima serata della rassegna è stata anche l’occasione per un battesimo a due nuovi maghi, Florian e Gionata, due ragazzi che sto seguendo da un po’ (non riesco a chiamarli allievi) e che hanno debuttato in pubblico; Florian ha eseguito una manipolazione di corda su tema musicale, mentre Gionata si è esibito nella cabina spiritica (il gioco della giacca sotto le corde, per capirci).

La serata è continuata a un chilometro dalla Villa, al Caffè Teatro, lo storico locale di cabaret dove sono nati Aldo Giovanni e Giacomo; la direzione ha offerto la cena a tutti, ma proprio tutti! Ai maghi, agli amici dei maghi e a tutte quelle persone presenti alla Villa che hanno deciso di continuare la serata con noi. Così, alle 23, è cominciato un altro show di magia improvvisato, sino a mezzanotte e mezza, dove si sono esibiti (oltre al sottoscritto) Preverino, Magico Camy, Max Bunny, Bruno Negrini, Fabrizio Lenoir, Mago Elvis e Benedetta, Mister Magic Mariano, Gionata, Didi Mazzilli (comico di Colorado col quale collaboro in scena da 5 anni) e Paolo Brandolini, un mimo che mi fa da assistente in alcune pantomime comiche (è con lui che ho fatto sparire il cane di Paola Barale a Scherzi a Parte).

Ma ancora non è finita, perché alle due e mezza di notte Preverino stava ancora eseguendo dimostrazioni di gambling a un ultimo gruppetto di nottambuli. Dettaglio, tra quegli ultimi avventori c’erano il Sindaco e l’Assessore alla Cultura; hanno deciso di finanziarci la pubblicazione di un libro sulla magia da regalare alla cittadinanza.

Tra queste righe potrebbe trasparire un ego enorme… non fraintendetemi, sono solo ubriaco di adrenalina per ciò che sto vivendo dopo una vita dedicata alla magia; inoltre, condividendo questo sentimento, potrei far capire meglio quanto noi, maghi, siamo utili alla società.

Un affettuoso saluto a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere questo scritto.

Walter Maffei

 

Un commento a ““APERITIVO MAGICO”, UN INSOLITO BINOMIO”

  1. Paola ha detto:

    …dopo le due serate in Versilia ho capito perfettamente ciò di cui parli…
    e ben vengano amministratori in grado di capire che i cittadini non sono solo numeri, ma persone…e la felicità e il benessere non sono solo le strade pulite o servizi funzionanti: una società migliore si crea con persone migliori…

Leave a Reply

Pubblicità

preload preload preload