Nov 20
Pescara – Anche gli illusionisti studiano… a volte. E il loro studio spesso si basa su conferenze, ristrette a poche persone, di altri illusionisti. Ma ciò che davvero occorre, in ogni attività dell’uomo, è la… passione. Ed è proprio la passione che traspare da questo breve resoconto di Giancarlo Zurzolo dell’ultima conferenza di Tony Binarelli svoltasi a Pescara.
Giovanni Beani
“Questa porta si apre con la chiave dell’immaginazione“, diceva l’introduzione ad un noto telefilm degli anni ’70, e invece no, quello che abbiamo visto era tutto reale. Ma fatemi ripercorrere con voi i punti salienti di questa straordinaria giornata passata all’insegna della magia e dell’amicizia.
La giornata inizia con una telefonata in cui Tony mi informa che era partito da poco dalla capitale per avventurarsi tra le montagne abruzzesi (scritto così fa effetto, ma io abito in pianura e le montagne sono distanti da Pescara) l’ora e mezza di attesa passa velocemente e mi trovo come per magia a pranzare parlando e chiacchierando amabilmente del più e del meno proprio insieme a Tony e Marina, Gino Iachini e sua moglie Ester, amici di vecchia data e proprietari del B&B che ci ospita.
Le ore passano velocemente, e tra un ricordo, uno scherzo, una vecchia foto e un’autografo, ci dobbiamo trasferire in sala conferenza. La sala era stracolma di gente (parlo sempre per i canoni Pescaresi, in cui si è abituati a vedere conferenze per 7-8 persone). Tony da attore consumato è a suo agio al centro dell’attenzione; parla, ricorda, diverte, consiglia, sorride… ogni gioco viene smontato, analizzato, descritto e raccontato.
Una particolare attenzione viene dedicata alla presentazione, e a come rendere miracoloso ogni effetto, grazie a sottili astuzie psicologiche, che ci indica con quanta cura maniacale prepara i suoi effetti. L’utilizzo del pre-show, unito alla doppia realtà diviene un miracolo, quando viene utilizzato per rivelare un disegno, per qualche ora siamo in balia dell’illusioni, carte rivelate, pensieri anticipati, ogni nostra scelta sembrava essere predeterminata, e così come accadeva la domenica pomeriggio di molti anni fa, vengo rapito nuovamente dal grande nero e non solo io, vedo tutti gli astanti senza parole, un silenzio misto al desiderio che il tempo si fermi, proprio come gli orologi di cui parla Tony durante la conferenza. L’ironia di Marina, la bravura di Tony e la complicità dei presenti, che sembrano muoversi condotti da Tony in una danza senza tempo, ha reso l’aria pregna di mistero. La conferenza dura quasi tre ore e in maniera straordinaria Tony riesce ad essere confidenziale, senza perdere quell’alone di magia che circonda ogni briciola del suo essere. Al termine delle tre ore siamo ubriachi di magia, ho provato anche a dire: “Ma sono solo le 6″, ma evidentemente non sono ancora così bravo.
La fortuna del poter essere ospitati dall’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici) grazie a Gino Iachini che da anni offre il suo servizio di volontariato, ci ha permesso una cena assolutamente goliardica informale e divertente. Andare alle conferenze è anche un modo per poter rivedere vecchi amici e trovarne di nuovi, e cosi è stato. Nel corso della cena, durante la quale si respirava un’aria di assoluta convivialità non sono mancati colpi di scena, sapientemente coordinati dal presidente del Magiclub, organizzatore dell’evento. Entrano in scena omaggi floreali per Marina, tessera di socio onorario per Tony, targa ricordo e per finire, dulcis in fundo (è proprio il caso di dirlo), una torta con l’effige del Tony nazionale.
Non dico cosa nuova a nessuno che l’amicizia che mi lega a Tony ha reso per me questa giorno uno dei giorni che difficilmente (per fortuna) potrò dimenticare, ma questo non mi obnubila ne mi rende fazioso perché Tony è davvero una star di prima grandezza, in grado di far divertire e di far magia per tre ore senza far minimamente sentire la stanchezza lasciando anzi il desiderio a tutti che continui. La serata si è protratta fino ad oltre l’una di notte e tutti soddisfatti siamo tornati a casa a riprenderci dalle fatiche.
Grazie dunque a tutti coloro che insieme a me hanno vissuto questa magica avventura.
Giancarlo Zurzolo
…sono contenta di leggere di un evento così intenso nella mia terra natia…
mi sarebbe piaciuto esserci…